Dopo la visita alla cattedrale (vedi prima parte), l'itinerario prosegue alla volta del Real Alcazar.
Fu costruito nel XIV secolo, per volere del re Pietro I di Castiglia, che lo volle in stile mudejar, uno stile sviluppatosi dopo il dominio arabo in Spagna, con elementi della cultura musulmana mescolati a stili europei: romanico, gotico e rinascimentale; questo complesso architettonico è uno dei migliori esempi di questo stile.
Si possono ammirare meravigliosi archi e raffinate decorazioni con azulejos, cortili e uno splendido giardino con fontane, aranci e labirinti.

Cortile dell'alcàzar

Interno del alcàzar

Barrio de Santa Cruz
L'antico quartiere ebraico della città si snoda dietro il Real Alcazar ed è composto da viette e piccole piazze e circondato proprio dalle mura del palazzo reale; in questa zona appartata della città si trovano abitazioni, ristoranti e bar.

Barrio Triana

Attraversando il ponte San Isabel sul fiume Gudalquivir, si giunge al quartiere Triana, che è l'ideale sorseggiare un aperitivo all'aperto.
Anche in questa zona della città non mancano i punti di interesse culturali.
             
Via pedonale con locali nel quartiere Triana


Museo de la Inquisiciòn

Si trova sotto il ponte Isabel, all'interno del Castillo de San Jorge, in cui venivano imprigionati e torturati i condannati dell'Inquisizione spagnola, un'isituzione che esistì per ben tre secoli, dal 1500 al 1800. Il museo mostra attraverso pannelli esplicativi, chi e per quale motivo venne accusato e torturato o ucciso per volere del tribunale religioso. 
Erano perseguitati soprattutto ebrei, musulmani, eretici, le presunte streghe ma fondamentalmente l'Inquisizione era utilizzata per eliminare avversari politici o per impadronirsi delle ricchezze degli accusati.
L'ingresso al museo è gratuito e vale la pena visitarlo per conoscere anche questo periodo buio e cruento della Spagna, che interessò comunque gran parte d'Europa, e per riflettere sul fatto che nella storia l'esistenza di un capro espiatorio per il malessere sociale c'è sempre stato e purtroppo continua a esserci.

Nel quartiere si trovano laboratori e negozi di ceramica, che producono azulejos, ma anche piatti, portaoggetti, vasi e souvenir.


CORDOBA

Il modo più economico per raggiungere Cordoba è con un autobus di linea, in due ore, altrimenti con un treno RENFE ad l'alta velocità (AVE): il viaggio dura meno di un'ora, ma il costo del biglietto è molto più caro.
Cordoba fu la capitale e un importante centro culturale durante la dominazione araba e in questo periodo divenne la città più grande d'Europa; tornò ad essere cristiana nel 1236, ma ancora oggi si respira l'influenza moresca per le viette della centro storico.

Mezquita
La meraviglia architettonica è la mezquita, (che significa moschea) fusione tra mondo cristiano e musulmano; al suo interno si possono ammirare architettura araba andalusa e gotica rinascimentale.
La moschea sorse nel VII secolo, sul sito della chiesa visigota di San Vincenzo; quando nel 756 gli arabi occuparono Cordoba inizialmente il luogo di culto viene diviso in due parti, una per i cristiani e una per i musulmani; pochi decenni dopo l'edificio venne interamente convertito a moschea; nel XIII secolo, in seguito alla reconquista cristiana, il luogo viene adibito a culto cristiano e prende il nome di Cattedrale dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima.

Interno della mezquita

La storia particolare di questo edificio fatta dall' alternarsi di religioni e di stili è chiarissima: la parte cristiana, in stili gotico, barocco e rococò con altari affrescati affianca le colonne arabe e la mihrab, che non è orientata verso la Mecca, come avviene solitamente, quindi verso sud est, ma verso sud. 
Da punto di vista visivo, la a particolarità e l'unicità di questo edificio è la sovrapposizione di archi e colonne che creano un effetto ottico sensazionale e conferiscono movimento alla struttura.
Consiglio di godersi la visita con calma, perché è un luogo davvero unico.


Ponte romano

Lungo 247 metri, fu costruito nel I secolo d.C sul fiume Guadalquivir e per secoli fu l'unico ponte della città; ha 16 archi e dal 2004 è esclusivamente pedonale; dal 2006 al 2008 il ponte ha subito un restauro radicale che ha suscitato numerose polemiche perché l'aspetto originale é stato fortemente modificato.
Al centro è collocata una statua di San Raffaele, il patrono della città, costruita dallo scultore Miguel Verdiguier  nel XVII secolo; si narra che il santo abbia liberato la città da un'epidemia di peste.
Alcune scene della quinta stagione della serie tv Il trono di spade sono state girate su questo ponte.

Ponte romano

Alcazàr de lo reyes cristianos
Di notevole interesse sono i giardini, in cui si trovano maestose fontane circondate da coloratissimi fiori. Il palazzo, invece, di piccole dimensioni, conserva mosaici di epoca romana e un sarcofago. Dalle torri del castello si ha una bella vista sui giardini, sulla città e sul fiume.
Il complesso architettonico è una vera e propria fortezza che ha avuto diverse funzioni durante i secoli: inizialmente era una forte visigoto, divenne poi un possedimento arabo e con la Reconquista, nel XII secolo Alfonso XI fece costruire un nuovo palazzo in questo sito, utilizzando lo stile mudejar.
Fu quindi Palazzo reale, fino al XVI secolo, quando divenne sede dell'Inquisizione, perciò luogo di interrogatori, torture e prigionia e per circa tre secoli ebbe questa funzione. Attualmente è un monumento nazionale spagnolo.


Fontana e in lontananza torre e mura dell'Alcàzar



Mangiare e bere


Formaggi, frittata di patate, polpette di carne al sugo, paella e varie specialità di carne e pesce sono alcuni dei piatti che si mangiano a Siviglia.
I bar aprono verso le 7  di mattina e a colazione si beve una spremuta d'arancia, oppure caffè o liscio o con leche (caffè e latte), cortado, che nonostante voglia dire corto, è una specie di caffè macchiato; per bere un caffè espresso bisogna specificarlo e forse se ne riceverà uno simile a quello italiano. Si mangiano brioches, o pane tostato con marmellata, oppure i churros, dolci filiformi fritti che si imbevono nella cioccolata calda.
In Spagna sono tipiche le tapas, cioè piccole porzioni di cibo, che si possono consumare con l'aperitivo, o per il pasto principale, se si vogliono assaggiare più piatti.